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USCIRE DALL’EURO SI PUÒ (cosa prevedono i Trattati)

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9 gennaio. 


Da anni gli €uristi ci ripetono che tornare alla sovranità monetaria è impossibile, che il processo che ha portato alla moneta unica è “irreversibile”. Da anni ripetiamo che questa idea è una bufala. Ora che la Merkel ha fatto trapelare la minaccia di buttar fuori la Grecia nel caso un governo di Syriza stracci il “memorandum” decidendo unilateralmente di sospendere il pagamento del debito, i trombettieri dell’euro, proprio quelli che fino a ieri sostenevano che nessuna uscita era immaginabile, ci spiegano il contrario. Interessante è leggere quel che scrive il 5 gennaio scorso l’organo supremo del partito €urista italiano, Il Sole 24 Ore.

«Uscita dall’euro 

L’articolo 140 del Trattato Ue consolidato indica che il Consiglio 

«deliberando all’unanimità degli Stati membri la cui moneta è l’euro e dello Stato membro in questione, su proposta della Commissione e previa consultazione della Banca centrale europea, fissa irrevocabilmente il tasso al quale l’euro subentra alla moneta dello Stato membro in questione e prende le altre misure necessarie per l’introduzione dell’euro come moneta unica nello Stato membro interessato». 

Tutto si gioca sul termine «irrevocabilmente»: l’interpretazione della Commissione e del Consiglio è che la stessa adesione all’euro è irrevocabile. C’è invece chi sostiene che a essere irrevocabile è solo il tasso di cambio dell’euro (art.140/3) e dunque un Paese non può essere espulso ma può andarsene se decide così.

Uscita dall’Unione Europea 


Più chiaro invece il quadro giuridico per l’uscita dall’Unione Europea. Il trattato di Lisbona prevede infatti un meccanismo di recesso volontario e unilaterale dall’Unione europea (articolo 50 del trattato sull’Unione europea). Lo Stato membro che decide di recedere notifica tale intenzione al Consiglio europeo, il quale presenta i suoi orientamenti per la conclusione di un accordo volto a definire le modalità del recesso.
Tale accordo è concluso a nome dell’Unione europea (Ue) dal Consiglio, che delibera a maggioranza qualificata previa approvazione del Parlamento europeo.
I trattati cessano di essere applicabili allo Stato interessato a decorrere dalla data di entrata in vigore dell’accordo di recesso o, al più tardi, due anni dopo la notifica del recesso. Il Consiglio può decidere di prolungare tale termine.
Qualsiasi Stato uscito dall’Unione può chiedere di aderirvi nuovamente, presentando una nuova procedura di adesione».

5 pensieri su “USCIRE DALL’EURO SI PUÒ (cosa prevedono i Trattati)”

  1. Luca Tonelli dice:

    "fissa irrevocabilmente il tasso "più chiaro di cosi. che c'è da interpretare?il tasso di cambio è irrevocabile. cioè non si può più svalutare. stop. della possibilità o tantopiù impossibilità di un uscita non si parla. volutamente per rendere tutto ambiguo e interpretabile. ciò che non è invece interpretabile è che quel termine è riferito unicamente al tasso di cambio euro/moneta precedente. quindi valido finchè lo stato membro adotta l'euro. stop.il resto è propaganda di regime.

  2. Anonimo dice:

    "fissa irrevocabilmente il tasso al quale l'euro subentra alla moneta dello Stato membro in questione e prende le altre misure necessarie per l'introduzione dell'euro come moneta unica nello Stato membro interessato». Inequivocabilmente (!) l'avverbio "irrevocabilmente" si riferisce al tasso di cambio e un'interpretazione diversa sarebbe errata e quindi inevitabilmente e giustificatamente contestabile.

  3. Simone ArticoloUno Boemio dice:

    Sarò fissato, ma a mio avviso, il titolo più corretto (sia dal punto di vista degli obiettivi di noi sovranisti che da quello tecnico nell'articolo stesso spiegato) dovrebbe essere:"uscire dall'Unione Europea si può"

  4. Anonimo dice:

    Alcuni RELATORI e TEMI DEL FESTIVAL “OFFICINA FUTURO” del 30 31 gennaio 1 febbraio a MILANO. Oltre a me(parlerò il 30 alle 17.30 quindi evitate   ).MARCO GIANNINI (antropologo)-economia sociologica. DIEGO FUSARO (filosofo) Futuro,politica,economia,cultura.ALESSANDRO DI BATTISTA (esperto di cooperazione internazionale)Politica internazionale. NINO GALLONI (economista)Lo stato del lavoro. LIDIA UNDIEMI (economista)Meno mercato più stato PAOLO BECCHI (filosofo)La ragion di stato.GIORGIO CREMASCHI (sindacalista)Il sindacato del futuro. GIACOMO BRACCI (economista)La MeMMT

  5. Marco Giannini dice:

    Alcuni RELATORI e TEMI DEL FESTIVAL “OFFICINA FUTURO” del 30 31 gennaio 1 febbraio a MILANO. Oltre a me(parlerò il 30 alle 17.30 quindi evitate   ).MARCO GIANNINI (antropologo)-economia sociologica. DIEGO FUSARO (filosofo) Futuro,politica,economia,cultura.ALESSANDRO DI BATTISTA (esperto di cooperazione internazionale)Politica internazionale. NINO GALLONI (economista)Lo stato del lavoro. LIDIA UNDIEMI (economista)Meno mercato più stato PAOLO BECCHI (filosofo)La ragion di stato.GIORGIO CREMASCHI (sindacalista)Il sindacato del futuro. GIACOMO BRACCI (economista)La MeMMT(Per errore avevo postato anonimo)Pardon.

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