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LEVA OBBLIGATORIA: SALVINI HA RAGIONE di Sandokan

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[ 13 agosto 2018 ]
Roma, 1976, manifestazione dei “Soldati democratici” e dei “Proletari in divisa”
L’11 agosto Matteo Salvini nel corso di un comizio a Lesina, in Puglia ha detto: 

«Vorrei che oltre ai diritti tornassero a esserci i doveri …. facciamo bene a studiare i costi, i modi e i tempi per valutare se, come e quando reintrodurre per alcuni mesi il servizio militare, il servizio civile per i nostri ragazzi e le nostre ragazze così almeno impari un po’ di educazione che mamma e papà non sono in grado di insegnarti». 

Il giorno dopo in un tweet, ha scritto: 

«Reintrodurre il servizio militare e civile per ricordare ai nostri ragazzi che, oltre ai diritti, esistono anche i doveri. Siete d’accordo? … Farebbe bene a tante ragazze e ragazzi». Salvini ha aggiunto: «Penso che di fronte a rigurgiti razzisti e alla minaccia del terrorismo, un esercito di leva sia meglio per la democrazia».

Non so che ne pensano i lettori. Non so nemmeno che ne pensa P101. Io ne penso che reintrodurre la leva obbligatoria sia non solo giusto ma un dovere per la sinistra patriottica e democratica. E non dovremmo avere paura di dirlo, anche se la proposta viene da Salvini, anche se saremo accusati da certa finta sinistra di essere… “militaristi”.


Un esercito basato sulla leva obbligatoria, quindi popolare, è pur sempre meglio, e per svariate ragioni, di quello professionale e sostanzialmente mercenario, braccio armato dell’élite globalista e imperialista, subordinato ai comandi NATO; quindi per sua stessa natura antidemocratico.

Per quanto mi riguarda, fatte le necessarie modifiche, prenderei a modello l’esercito svizzero basato sul criterio della “milizia popolare”, ovvero sul principio che ogni cittadino è soldato. Per saperne di più ecco il sito del governo elvetico.

E’ vero che la proposta della reintroduzione della leva obbligatoria (non a caso abolita con la vittoria in economia del pensiero neoliberista e l’avanzata dell’Unione europea a spese della sovranità nazionale) non è nel “contratto di governo”. Ma  il Parlamento può e anzi deve avviare l’iter per questa importante riforma così che, in parallelo, se ne discuta nel Paese, coinvolgendo i cittadini, anzitutto i giovani.

22 pensieri su “LEVA OBBLIGATORIA: SALVINI HA RAGIONE di Sandokan”

  1. Anonimo dice:

    Per quanto mi riguarda sono anni che me ne sbatto di quello che possono blaterare sinistri e sinistrati mondialisti vari .Poiché il programma minimo dei sovranisti è essere padroni di se stessi , ed essere padroni di se stessi vuol dire uscire dall’Euro , dalla UE , dalla NATO , da Schengen e da tutto il mondialismo vario.. occorrerà smobilitare qualsiasi base straniera presente sul nostro territorio , potenziare l’industria aereospaziale italiana , del settore armi e difesa , senza limitazioni su nessun sistema d’arma ( dalle portaerei alle armi nucleari , come deterrenti , altrimenti è inutile cianciare di sovranità )… Quindi non solo la leva deve essere obbligatoria per tutti , uomini e donne , al compimento del 18esimo anno di età . Poi il servizio deve essere svolto nelle forze armate oppure nella protezione civile . Non devono essere previsti rinvii scolastici oltre il diploma . E il servizio militare deve essere un servizio operativo armato sul modello svizzero con richiami quinquennali di addestramento fino al compimento dei 45 anni .

  2. Anonimo dice:

    Osserviamo una cosa. Quando si tratta del servizio di leva lo stato riesce a raggiungere tutti, ma proprio tutti, gli uomini adulti ed a trovar loro una collocazione in una delle caserme della repubblica per tutto l'anno del servizio di leva senza escluderne neppure uno. Magia.Quando invece si tratta di allocare i disoccupati si ricorre sempre alla soluzione fortemente parziale, dividendo, frammentando ed a volte anche manganellando e lascia passare, anzi diffonde attivamente l'idea che in fondo non è possibile piazzar tutti.Pensa invece che basta, almeno in linea di principio e fatte le dovute differenze, confrontare le due situazione per rendersi conto che questa cosa è palesemente falsa e che quindi la disoccupazione, anche dei singoli, è voluta.Non trovate che si possa cogliere l'occasione per evidenziare questo fatto (un articolo polemico, un invettiva)? Insomma si dovrà pure di volta in volta trovare gli spazi per batter cassa e portare avanti una prospettiva socialista.Giovanni

  3. Anonimo dice:

    Giusto per precisare. Ovviamente con polemica o invettiva non intendo certo contro il governo. Almeno non adesso.Giovanni

  4. Anonimo dice:

    perfettamente d’accordosi tratta inoltre di riflettere in modo laico sul modello di difesa (purtroppo nella sinistra italiana questo è un argomento tabù)a scanso equivoci: sono un elettore di sinistra (non il PD!)

  5. Anonimo dice:

    Che bello, tornano le camicie nere! Se alla sinistra democratica e patriottica saltasse in mente di occupare le fabbriche seguiranno le dovute misure sovraniste, ovvero autarchiche. San-diokan

  6. Anonimo dice:

    salvini vuole l'esercito di leva per difendersi dai rigurgiti razzisti! proprio lui! "Ma mi faccia il piacere" (con Sandokan), avrebbe detto Totò!

  7. Anonimo dice:

    @anonimo delle 22:01ma che "tornano le camice nere!" .. siamo nel 2018 , non nel 1922 .Non se ne può più , non si può parlare di sovranismo in modo serio ( e l'unico modo è parlare seriamente di questi temi come fa Sandokan , perché senza la difesa dei confini della Patria è inutile parlare di sovranismo ) , che arriva puntualmente il sinistrato di turno a strillare al lupo al lupo … Avete rotto e fate anche ridere , ma ormai il giochino s'è capito . Poiché nel 1945 e poi nel 1989 hanno vinto i mondialisti , qualsiasi discorso politicamente scorretto , antimainstream , antipensierounico , deve essere spento sul nascere . Ma il vento sta cambiando , fatevene una ragione amici sorosiani..

  8. RobertoG dice:

    Con il servizio di leva obbligatorio hai un esercito popolare di massa. E' complicato coinvolgerlo in operazioni belliche "sporche" ed aggressive basate tra l'altro (l'abbiamo visto) su menzogne più o meno spudorate. La gente si fa domande, contesta, sì insomma rompe i coglioni. Ne seppero qualcosa gli americani con la loro lercia guerra del Vietnam.Quando, dopo l'11 settembre, dovevano avviare la cosiddetta "guerra al terrore" non si potevano certo permettere di gestire una situazione del genere e tra l'altro su più fronti.L'esercito di professionisti invece è addestrato appositamente per combattere senza fare domande. E' il suo mestiere, sono pagati per quello ed anzi la guerra diventa lo sbocco naturale della loro attività.Io credo che sia per questo che abolirono il servizio militare obbligatorio e non certo per il ripudio della guerra e del militarismo che al contrario è pienamente insito nella mentalità imperialista che contraddistingue l'occidente capitalista.E quindi, se è così, ben venga il ritorno alla leva obbligatoria.

  9. Edoardo Pascarella dice:

    Sono totalmente d'accordo con RobertoG e favorevole ad un esercito di militari di leva e non di professionisti. Solo per amore di verità l'on. Salvini ha giustificato la sua proposta di reintroduzione del servizio di leva soltanto con risibili, ma assai popolari, esigenze educative. In ogni caso autorevoli esponenti del suo governo lo hanno subito contraddetto (a cominciare dal ministro della Difesa) mostrando così il reale profilo, su questo tema, dell'attuale esecutivo.

  10. Luca Tonelli dice:

    Beh ogni Stato realmente democratico all interno e indipendente in politica estera ha forme di leva obbligatoria.La differenza tra esercito di cittadini coscritti e esercito di mercenari professionisti è così lampante che non ha bisogno di essere spiegata.

  11. Anonimo dice:

    Non date del "sovranista" a Sandokan che potrebbe offendersi, e' una parola cosi polisemica che negli ambienti eurocratici la usano al posto di "ricottaro". Chiamatelo "patriota democratico ex sinistrato che dopo bertinotti/vendola crede in salvini/casaleggio e nell'uscita a dx con progressione autarchica".francesco

  12. Anonimo dice:

    Dimenticavo, i soldati di leva andrebbero pagati e istruiti sulla Costituzione che ripudia la guerra e sui diritti del militare.francesco

  13. Anonimo dice:

    Infatti i militari di leva erano a volte usati come personale sottopagato per svolgere mansioni di c'era bisogno. Ma nella restante maggior parte dei casi era per lo più un anno perduto.Per quanto riguarda il servizio civile resto dell'idea che tutti i lavori sono un servizio civile. Ogni lavoro costituisce la partecipazione della persona alla comunità nazionale, il suo dovere, in cambio la persona riceve dalla comunità nazionale a cui appartiene (anche sentimentalmente) ciò di cui ha bisogno, i suoi diritti.Capisco che ci sia il bisogno di ricostruire una religione civile di appartenenza alla comunità nazionale ma illudersi di farlo con queste uscite propagandistiche ed eccessivamente semplificate rispetto al compito non mi sembra una grande idea.Giovanni

  14. Ippolito Grimaldi dice:

    Il modo Salviniano di dar dei bamboccioni ai giovani italiani, cambiano i toni non il disprezzo per il popolo che si pretende di governare, come dei pieddini qualsiasi.

  15. Luca Tonelli dice:

    un anno perduto sto cavolo se devi diventare indipendente l'esercito SERVE SVEGLIATEVI.FUORI DAL MONDO DELLE FAVOLE!VOLETE L'INDIPENDENZA? SERVE L'ESERCITO!non la volete? allora muti e su altri lidi!

  16. Anonimo dice:

    @Luca_TonelliDi solito dall'autarchia liberista si esce con i piani Marshall che perfezionano la schiavitù capitalistica. A ben vedere Mussolini è un gatekeeper della prima ora, solo che adesso ce ne vogliono due per lo stesso ruolo, siamo in de-monocrazia.francesco

  17. Anonimo dice:

    Guarda che qui nessuno ha bisogno di essere SVEGLIATO o essere mandato su altri lidi che sono abbastanza spaziosi da accogliere anche te. Quando c'era i servizio di leva l'Italia già non aveva bisogno di tutti questi reparti di fanteria perché non era in guerra quindi era in molti casi un anno inutile (a detta anche di molte persone che ne hanno fatto esperienza) e in una minoranza di casi invece era un vero sfruttamento di lavoro sottopagato.Che si debba costruire l'esercito è un conto che si possa farlo obbligando in maniera estemporanea tutti i giovani a quel servizio voglio proprio vedere cosa ne verrebbe fuori. Così si ottiene solo Caporetto (in rete trovate diversi video di Barbero su Caporetto). Magari qualcuno addirittura pensa che così verrebbe fuori l'armata rossa. Trovo che sia maniera dilettantesca di affrontare un problema serio e complesso.Sottolineo anche che per avere l'autonomia l'Italia deve necessariamente svolgere un ruolo geopolitico. Magari, ad esempio, allearsi tatticamente con Putin ed aiutarlo mandando l'esercito nel Donbass a sostegno dei filorussi o in altri teatri di guerra, cosa facciamo, ci mandiamo i soldati di leva? Chi vuole può provare ad arruolarsi già da ora come alcuni hanno fatto per scelta personale e non per coscrizione.Sono d'accordo con quanto sottolinea Grimaldi ma con una precisazione. Non è che Salvini stia dando del bamboccione ai giovani, lui blandisce una mentalità comune in tante persone che lo seguono per i suoi scopi propagandistici. Sono queste persone che pensano che questi giovani sono mollaccioni ed hanno bisogno della durezza della naia, sono queste persone che gli vanno appresso che pensano che i giovani siano dei bamboccioni, purtroppo il numero di queste persone è in crescita.Poi non capisco perché un appoggio critico e tattico al governo (sul quale sono anche d'accordo) debba quasi trasformarsi, lo vedo da varie parti, in forme di appiattimento. Guardate che l'appoggio critico e tattico senza avere un solido progetto proprio porterà solamente a finire assorbiti nei progetti altrui.Giovanni

  18. Anonimo dice:

    E aggiungo. Esiste un'esperienza analoga a questa proposta all'interno dell'eurismo? Sì, è l'erasmus. Ovvero l'idea di creare il mitico popolo europeo con una vacanziella (accessibile fra l'altro solo a chi poteva permettersi di integrare con soldi propri i finanziamenti ottenuti). Ovviamente non ha funzionato e non poteva funzionare.Certo bisogna fare le dovute differenze fra le due cose, mutati mutandis. Analogo non significa identico. Ma l'idea di ricreare l'appartenenza di popolo con una coercizione (gggiovani storti e svogliati quando vi avrò raddrizzati sarete dei veri uomini) è ugualmente illusoria.Ricordo inoltre che è inutile prendersela coi giovani, il mondo in cui essi si sono trovati lo hanno costruito i vecchi. Poi anche quest'affermazione avrebbe bisogno di altre precisazioni perché anche questo non è del tutto vero, ma mi fermo qui.Giovanni

  19. sandokan dice:

    Mi aspettavo le critiche.Legittime, per carità, ma sostanzialmente sbagliate.Chiedetevi:come si è passati dall'esercito di leva a quello mercenario-professionale?come mai questa svolta avviene negli Stati Uniti dopo la batosta presa in Vietnam?com'è che tutti i paesi NATO hanno finito, su comando USA, per abolire la leva obbligatoria?ha a che fare o no, questa mutazione, con l'esigenza della struttura imperiale di una maggiore efficienza nel dominio del mondo?ed anche in funzione controrivoluzionaria interna?e non è forse vero che gli eserciti mercenari ufficiali (poi ci sono le agenzie di contractor) sono stati istituiti, oltre che per essere più efficienti e tempestivi nelle aggressioni neocoloniali, per meglio soggiogare i diversi paesi NATo al comando americano?I critici dovrebbero darmi delle risposte.

  20. Anonimo dice:

    Metti molta carne sul fuoco. Per provare a risponderti sono costretto a fare lo storico dilettante allo sbaraglio.Tu parli di "eserciti mercenari ufficiali" e "agenzie di contractor" ma questi soggetti storicamente non spuntano certo dal nulla, almeno in parte sono l'evoluzione di più vecchie strutture come Gladio o Stay-Behind. Consideriamo ad esempio questa persona, dentro la pagina leggo: "has claimed he was a former member of Gladio, NATO's stay-behind anti-Communist network during the Cold War" ed ancora "arrested in 2005 by the prosecutor of Genova on charges of having constituted a "parallel police"" (grassetto mio). Uomo di estrema destra ma si badi bene che anche la sinistra non è certo esente da responsabilità di questo tipo. Si pensi ad esempio allo sfruttamento del malcapitato Regeni, un giovane forse troppo ingenuo finito vittima di una operazione molto sporca e molto più grossa di lui, chissà che dalle parti della sinistra manifestina non sappiano qualcosa ma io, che per mia fortuna leggo tutto questo solo su internet e che con questi ambienti non voglio averci nulla a che fare, posso metterlo solo in forma dubitativa.Ad ogni modo sono solo esempi non divaghiamo e torniamo al punto. Tu scrivi: "gli eserciti mercenari ufficiali [..] sono stati istituiti [..] per essere più efficienti e tempestivi [..], per meglio soggiogare i diversi paesi NATo al comando americano". Vero ma parziale. Le forme che gli preesistevano, e coesistevano tranquillamente accanto servizio di leva, erano forse meno efficienti? No, non credo affatto.Organizzazioni di polizia parallela, mercenari, contractor hanno preso il posto di altre strutture che prima agivano più copertamente. Dunque cos'è accaduto? E' cambiata la forma, certo questo è importante, ma di forma si tratta ed è bene dirlo. Ed è bene anche dire che l'esistenza del servizio di leva non ha certo impedito che queste cose, pur in forma diversa, avvenissero.Ma perché è cambiata la forma? Perché è cresciuta costantemente l'egemonia statunitense fino ad arrivare all'unipolarismo in cui siamo (altra cosa che il servizio di leva non è riuscito ad impedire). Questo ha fatto sì che mutasse anche la struttura interna delle borghesie nazionali, i settori recalcitranti sono stati marginalizzati e quelli restanti si sono integrati al servizio dell'oligarchia globalista che raggiunto una forte supremazia e che ha garantito certi loro interessi. Il popolo è rimasto cornuto e mazziato ma non se n'è accorto subito.—- fine prima parte —–Giovanni

  21. Anonimo dice:

    —- seconda parte —–Insomma, all'oligarchia il potere politico reale, alle borghesie nazionali un ruolo inferiore di mero funzionariato e l'economicismo come religione ufficiale a garanzia di entrambi. Ora con la crisi il giocattolo si è rotto, le borghesie nazionali sono in rivolta e i popoli sono confusi.Allora non è che "si è passati dall'esercito di leva a quello mercenario-professionale" come effetto ultimo di una catena di causa-effetto in cui questo sviluppo storico è avvenuto? Perché questa era la forma più adatta alla supremazia dell'oligarchia sovranazionale rispetto alle borghesie nazionali? Il dito indica la luna e noi non possiamo certo guardare il dito.Se questo è l'effetto ultimo ha davvero senso partire da qui? Non è un voler bruciare le tappe? Mettere i carro davanti buoi? Forse è anche peggio, è proprio vuoto formalismo. Ovvero l'idea che obbligando tutti a partecipare al servizio di leva si formerà il patriottismo. E' forse stato così per la rivoluzione d'ottobre? O non è piuttosto stato il risultato dello sviluppo storico del movimento socialista? Non è forse da qui che si deve ricominciare il più presto possibile? Reintrodurre il servizio di leva prima ancora di aver iniziato a costruire il soggetto di classe? Sarà ma non mi convince.Come si riforma invece il patriottismo? Quando i cittadini sentono la comunità nazionale come presenza viva nella loro vita e della quale essi si sentono parte. Quando questa comunità li forma e li segue nel loro percorso vita organizzandosi in maniera da far partecipare tutti alla vita nazionale. Ma qui torniamo al mio primo commento. Non era forse questa una occasione per puntare su questo invece che allinearsi ad una boutade propagandistica di Salvini?Giovanni

  22. Anonimo dice:

    Se la paga è in euro, per ufficiali, sottufficiali e militari di leva, saranno tutti contractors della troika.Se la paga è in euro solo per ufficiali e sottufficiali allora la leva deve essere facoltativa, appannaggio dei volontari come Sandiokan che credono in Ruspantino.francesco

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