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DAL MINISTERO DELL’AMORE È TUTTO… di M. Micaela Bartolucci

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[ Martedì 20 agosto 2019 ]


“Per secoli abbiamo provato ad eliminare il dissenso, con la religione, con la politica ed ora con il consumismo. Non sarebbe arrivato il momento di dare una possibilità alla scienza?”
cit. da Assassins Creed







«La stimolazione cerebrale non invasiva contro pregiudizi e stereotipi sociali»



Peggio di 1984 di Orwell, più allucinante de Il mondo nuovo di A. Huxley, perché va al di là di ogni possibile previsione, ben oltre il punto di non ritorno a cui l’immaginazione umana possa, sanamente, portarci.

Mi riferisco ad un articolo dell’Huffigtonpost del 16 agosto — La stimolazione cerebrale non invasiva contro pregiudizi e stereotipi sociali —, un tripudio di idiozia pseudo scientifica che, calpestando ogni criterio socio-culturale, sdogana il delirio di onnipotenza di una “geniale” ricercatrice (Maddalena Marini) che, probabilmente al soldo dei soliti noti, cerca, da almeno un anno, di far passare l’aberrante risultato di un suo studio per l’Istituto Italiano di Tecnologia.
Intendiamoci non sono assolutamente in grado, né ho l’intenzione, di criticare il risultato dei suoi studi da un punto di vista scientifico, ma sono perfettamente capace di demolire la povertà della teoria che soggiace al suo studio e, soprattutto, mostrarne la pericolosità.
Questa ricercatrice da Nobel per il servilismo alle élite neoliberali inizia così il suo brillante scritto:

“…la nostra mente riflette ancora le tracce di un’eredità evoluzionistica… portandoci tuttora a preferire le persone che sono socialmente e culturalmente simili a noi rispetto a quelle che differiscono da noi.”

Che cos’è il genio? E’ fantasia, intuizione… Ecco l’intuizione geniale a cui si può solo rispondere: “Ma va?” Eh si, noi preferiamo relazionarci con individui con cui abbiamo qualcosa in comune! Quale meravigliosa folgorazione! Eppure per questo talento illuminato dall’astro sfavillante della globalizzazione, questa eredità ha un accezione negativa, anzi è qualcosa da eliminare addirittura attraverso Stimolazione cerebrale!
Ma prosegue e ci dice che 

A conferma di ciò, la ricerca scientifica ha mostrato che la nostra mente contiene stereotipi e pregiudizi che sono legati alle diverse caratteristiche sociali degli individui, quali ad esempio l’etnia, il colore della pelle, il peso, il genere, l’età, l’orientamento sessuale, politico, o religioso, la disabilità e la malattia fisica o mentale” 

Ovvero Lesperta non solo mette insieme caratteristiche biologiche, alcune delle quali irreversibili, e caratteristiche culturali come fossero equivalenti ma neppure si avvede che nessuna di quelle elencate è, in realtà, una caratteristica sociale, ciò che potremmo, al limite, affermare è che l’orientamento, di qualsiasi tipo, possa essere  dettato da stereotipi culturali o sociali il resto è non senso. Chiaramente questa ignobile e patetica apposizione non è casuale, secondo un preciso schema mentale, infatti, si parla prima di etnia e colore della pelle, poi di orientamento religioso quindi di disabilità e malattia.

Manipolazione per principianti…

La prova della malafede, diciamo così, intellettuale, si trova confermata subito dopo allorché crede di potersi inoltrare nell’esemplificazione di quelli che lei vorrebbe far passare come conclamati pregiudizi razziali ed allora, madama ipocrisia, si interessa e mette in luce, quando si dice il caso!, solo quelli delle “persone bianche nei confronti di quelle di colore”; evidentemente la signora ha un pregiudizio inveterato, che non è riuscita a superare nonostante la favolosa tecnica che lei stessa ha messo a punto per farlo, e che non può non inficiare tutto il resto della “magnifica” opera di ricerca svolta rendendola “ontologicamente” fallace.

La parte finale dell’articolo mostra quel che c’è dietro tante banalizzazioni socio-culturali: la scienza al servizio dell’ideologia dominante, corollario infame della “mondializzazione ipercapitalistica”; perché, di certo, questa scienza teorizzata dalla signora in questione, non è democratica, sarebbe stata, anzi, perfettamente degna di una delle peggiori dittature del XX secolo. Leggete e tremate:

 “L’idea che sto portando avanti con la mia ricerca presso l’Istituto Italiano di Tecnologia è che questi stereotipi siano così instillati nella nostra mente che l’unico modo per cambiarli sia modificare i meccanismi biologici del cervello responsabili della generazione e controllo di tali stereotipi.

In particolare, i miei studi sono volti all’utilizzo di una procedura, chiamata stimolazione cerebrale non invasiva: tecnica appartenente al campo scientifico delle neuroscienze.

Le tecniche di stimolazione cerebrale non invasiva sono delle procedure considerate sicure che permettono, inducendo delle piccole correnti elettriche o magnetiche, di modulare i meccanismi attraverso i quali il cervello regola il nostro comportamento.

Studi che hanno iniziato a utilizzare queste tecniche nel campo degli stereotipi hanno permesso di definire una rete di regioni cerebrali causalmente coinvolte in questi processi e di dimostrare che aumentando o diminuendo l’attività di alcune di queste aree è possibile ridurre la forza degli stereotipi inconsci, come quello di genere in ambito scientifico e del pregiudizio che porta ad associare atti di terrorismo all’essere di origine araba rispetto al non esserlo.L’uguaglianza è un diritto fondamentale di ogni cittadino e un dovere della nostra società. Le pari opportunità non rappresentano solamente una caratteristica indispensabile per una società democratica, ma anche un fondamento cruciale per l’innovazione, l’economia e il benessere generale di una nazione.”

Dal Ministero dell’Amore è tutto.

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2 pensieri su “DAL MINISTERO DELL’AMORE È TUTTO… di M. Micaela Bartolucci”

  1. yakoviev dice:

    Cosa sarebbero le "tracce di un'eredità evoluzionistica"? Boh, è una frase senza significato alcuno, prima ancora che non-scientifica. Ho un pregiudizio verso chi comincia un ragionamento sparando simili cazzate.

  2. Anonimo dice:

    Mica ci sta solo il ministero dell'amore. Avete letto il discorso di Savona? Siamo ai livelli di Padoa-Schioppa.https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/08/20/savona-consob-draghi-fece-il-qe-troppo-tardi-ora-riprogrammare-il-bilancio-dello-stato-stop-a-sanita-gratis-per-chi-puo-pagare/5397515/Restare in Europa con la benevolenza di Ursula, tagliare la sanità, gli assistiti ringrazino perché per colpa del loro parassitismo loro tagliamo le attività produttive.E' davvero nauseabondo.La borghesia nostrana si sta attrezzando per restare nel salotto buono facendola pagare alle classi subalterne. Del resto lui stesso ha collaborato a suo tempo alle privatizzazioni, cos'altro ci si poteva aspettare.

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