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VOX: L’ERRORE DI DIEGO FUSARO di Mauro Pasquinelli

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[ martedì 1 ottobre 2019 ]

Io sono per l’unità di tutti i sovranisti (compresi quelli settari e celoduristi cresciuti alla scuola del Marchese del Grillo) ma mi riservo sempre il diritto di critica. 


Ed oggi questa la rivolgo all’amico Fusaro che ha fondato il nuovo partito Vox Italia. Sorvoliamo sul nome, tristemente uguale a quello dell’estrema destra spagnola (un mix di franchismo e ordoliberismo in salsa iberica) che ha sfondato alle ultime elezioni. 

Con tanti bei nomi che ci regala la nostra lingua proprio quello si va a pescare?

Sorvoliamo anche sul fatto che Fusaro fonda un partito, ne viene incoronato come l’effettivo ideologo e tuttavia non si tessera ad esso per mantenere la propria indipendenza di pensiero, come se temesse la sua involuzione prima di fondarlo.

Soffermiamoci per ora sullo slogan che è stato innalzato a vessillo del nuovo partito: “valori di destra, idee di sinistra“. Siamo — e Fusaro stesso lo ha ammesso apertis verbis in occasione della fondazione di Vox — allo sdoganamento ufficiale e non richiesto del rossobrunismo. Si può perdonare un comitato di liberazione nazionale (CLN) che tenga dentro rossi, bruni, bianchi e grigi in nome dell’autoderminazione, ma farlo in un partito è follia pura, perché lo condanna inevitabilmente all’inconsistenza e alla indeterminatezza ideologica.

Inoltre “valori di destra e idee di sinistra” è un puro ossimoro, una contraddizione in termini. Le idee non sono anche valori e i valori non sono anche idee? Famiglia, Nazione, Stato e Religione, che Fusaro fa passare per valori di destra, consegnandogli un aura di eternità, non sono idee e concezioni che implicano una visione del mondo in un periodo storico determinato?


Mi chiedo inoltre per quale santa ragione le idee di patria religione e nazione devono essere derubricate come valori di destra.


Che forse l’idea di nazione, libera, unificata ed indipendente non era lo slogan dei giacobini, dei patrioti rivoluzionari, marxisti compresi, nei due secoli passati? Patria o Muerte non è forse il motto scritto a caratteri cubitali sulla bandiera della rivoluzione cubana? E non è forse condiviso, lo slogan Patria o Muerte, da tutti i movimenti antimperialisti di liberazione? 

E dove sta scritto che la religione sarebbe un valore di destra? Non è stato lo stesso Marx ad avvertirci che la religione è sia oppio dei popoli che forma di protesta degli ultimi contro le loro condizioni di oppressione? Il cristianesimo, come anche il buddismo e l’Islam, non nacquero forse come protesta messianica ed escatologica mirante alla giustizia e all’uguaglianza tra gli uomini?

Riconosco a Fusaro una grande energia, forza di volontà e chiarezza espositiva, ma proprio da lui, che da anni professa la fine della dicotomia destra-sinistra, non mi aspettavo l’incartamento in un dilemma privo di ogni sostanza politica e filosofica.



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12 pensieri su “VOX: L’ERRORE DI DIEGO FUSARO di Mauro Pasquinelli”

  1. RobertoG dice:

    Io la penso così:Famiglia e Nazione non sono nè valori nè idee, ma entità che si sono sviluppate naturalmente nella storia delle comunità umane. C'è solo da prenderne atto.La Religione, associata alla formulazione di un qualsiasi Dio, è un'invenzione della mente umana che se ne serve anzitutto per trovare un sostegno alle difficoltà della vita e poi per dare un senso consolatorio a ciò che viene dopo la morte. E fin qui non ci sarebbe nulla di male se non fosse che i dominanti di ogni epoca l'hanno sempre sfruttata per legittimare e sostenere il proprio potere ai danni del popolo.L'indipendenza semmai è un valore, perchè una nazione, così come una persona o una qualsiasi altra entità possono concepirsi libere di determinare il proprio destino oppure no.Quanto al patriottismo Pasquinelli ha pienamente ragione, del resto anche i comunisti russi hanno sempre definito il secondo conflitto mondiale "la grande guerra patriottica".Purtroppo anche a me sembra che Fusaro stia confondendo troppo le acque, inoltre tutti questi postideologici che non vedono l'ora di mandare in soffitta la destra e la sinistra forse non si rendono conto che esse sì che sono due idee ed anche fondamentali e profonde dato che rappresentano due diversi modi di concepire la socialità che ci sono sempre state e sempre ci saranno anche se magari non si sono sempre chiamate così. Diffidare quindi da costoro.

  2. Anonimo dice:

    10+ a Roberto G

  3. Anonimo dice:

    X Roberto G,non pretendo di convincere nessuno ma faccio sommessamente notare ( come faccio sempre in questi casi) che gli atei positivisti materialisti dovrebbero dare una risposta che sia razionalmente soddisfacente ai fatti avvenuti a Fatima nel 1917 soprattutto in riferimento a quello accaduto il 13 di ottobre che va sotto il nome del “miracolo del sole” evento testimoniato da 50/60 mila testimoni oculari molti dei quali giornalisti di testate Comuniste accorsi da tutta Europa,vorrei inoltre far notare che anche senza i fatti di Fatima la scienza insegna che di fronte ad una ipotesi ( Dio) non dimostrabile,ma neanche smentibile affermare la sua inesistenza è una fede uguale identica a chi ne asserisce l’esistenza.Emiliano

  4. RobertoG dice:

    X anonimo 00:19E' vero, anche l'inesistenza di Dio non è dimostrabile, e proprio per questo, per quel che mi riguarda, non mi professo neppure ateo (semmai scettico). Dopodichè è inconfutabile che di dii la razza umana ne ha creati una moltitudine in tutti i luoghi e tutte le ere, sempre funzionali ai medesimi bisogni ora materiali piuttosto che trascendenti e senza mai preoccuparsi seriamente di verificarne la veridicità (anche perchè, come ovvio, non è possibile farlo). E' in questo senso che mi sono sentito di scrivere che si tratta di un'invenzione della mente umana che si adegua alle sue necessità. Ma, come ho detto, non ne condanno l'uso personale, ognuno faccia pure come vuole. E' indubbio però che le religioni, in particolare quelle monoteiste, sono sempre state un potentissimo strumento nelle mani dei dominanti per sedare e tenere sotto controllo i popoli o per farsi la guerra tra loro.Sui miracoli poi mi perdoni, ma è stato scritto di tutto e di più con il risultato che anch'essi non dimostrano alcunchè di certo.

  5. RobertoG dice:

    Mi scuso, volevo scrivere X Emiliano.

  6. Anonimo dice:

    X Roberto G mi rendo conto che siamo fuori tema per cui dopo di questa mi fermo.Rispetto la sua opinione ma ne dissento e lascerò che a risponderle sia Albert Einstein in merito alla religione :Senza la religione l'umanità si troverebbe oggi ancora allo stato di barbarie… È stata la religione che ha permesso all'umanità di progredire in tutti i campi.,in merito ai miracoli: E qui sta il punto debole dei positivisti e degli atei di professione, che si sentono paghi per la coscienza di avere con successo non solo liberato il mondo da Dio, ma persino di averlo privato dei miracoli. La cosa curiosa, certo, è che dobbiamo accontentarci di riconoscere il “miracolo”, senza poter individuare una via legittima per andar oltre. Capisco che devo ben esplicitare quest’ultima considerazione in modo che non ti venga in mente che, indebolito dall’età, io sia divenuto vittima dei preti".Sul Gesù storico:Ha mai letto il libro di Emil Ludwig su Gesù? – Il libro di Ludwig è superficiale. Gesù è una figura troppo imponente per la penna di un fraseggiatore, per quanto capace. Nessun uomo può disporre della cristianità con un bon mot ». «Accetta il Gesù storico? – Senza dubbio! Nessuno può leggere i Vangeli senza sentire la presenza attuale di Gesù. La sua personalità pulsa a ogni parola. Nessun mito può mai essere riempito di una tale vita. ».Comunque io non ho parlato di miracoli generici ma di un fatto documentato da 5060 mila testimoni oculari molti dei quali atei comunisti,giornalisti,ecc (si trovano molte foto dell'epoca in rete)che nonostante tutto dovettero ammettere l'evento straordinario,e allora la domanda che dovrebbe sfidare ogni uomo dotato di intelligenza e razionalità è : come potevano tre fanciulli di campagna, semianalfabeti, conoscere con anticipo di mesi che un evento così straordinario sarebbe accaduto quel preciso giorno in quel preciso posto?.https://www.interris.it/misteri/fatima–il-miracolo-del-sole-tra-scienza-e-fedewww.viaggionelmistero.it/fede-mistero/apparizioni-mariane/il-miracolo-della-danza-del-sole https://gloria.tv/article/2E8McUEkj6erBdasY7UHr9emeEmiliano

  7. masto pesto dice:

    È interessante, ora Mauro Pasquinelli, un uomo di genio, comincia ad accorgersi di chi sia Diego Fusaro? Meglio tardi che mai

  8. Anonimo dice:

    Convergo sulla critica a Fusaro: dice che destra e sinistra sono superate e poi ne fa pieno uso. Un suicidio. D'accordo che destra e sinistra sono termini dai contenuti troppo ambigui nella testa di chi riceve il messaggio. Si può rimanere di sinistra usando parole diverse.Aggiungerei una critica a Fusaro: forse la Gruber un po' di ragione ce l'ha, purtroppo. L'uomo libero che è uscito dalla caverna non può tornare indietro a dire la verità: lo ammazzerebbero subito. Serve una strategia di penetrazione usando mezze verità o anche mezze bugie per cercare di far uscire altri dalla caverna.

  9. Anonimo dice:

    Povero Costanzo, si stara' rivoltando nella tomba, per fortuna si era accorto che questo Fusaro e' davvero un cretino.

  10. Anonimo dice:

    Ci sono più di 350.000 divinità al mondo: chi ti dice che ai 3 pastorelli non abbia parlato Ganesha?

  11. lo spirito con la scure dice:

    non capisco nella tua affermazione su cosa ti riferisci,il Diego Fusaro da che lo conosco è sempre stato coerente con quello che affermava.Ora, in merito alle affermazioni di Pasquinelli,posso anche concordare visti i presupposti su cui è nato il M5S,e questo ci deve fare stare con i piedi per terra,però in questo momento ci può anche stare un atteggiamento attendista (lo propugnò anche io dopo l'esperienza "grillina"),quello che forse non ho ben capito da parte del Fusaro e la sua non partecipazione alla manifestazione del 12 ottobre,questo si, vorrei che il sunnominato me lo spiegasse,in merito il Pasquinelli può darne una motivazione (se la sa)?

  12. Massimo Franceschini dice:

    Anche se per me l'indeterminatezza ideologica non rappresenta un problema, anzi, mi sento di condividere la sostanza della critica.Vista la sua enorme presenza mediatica, credo che Fusaro sia "costretto" allo slogan, all'idea apparentemente e superficialmente corretta, a quel populismo che può sembrar "necessario" nell'epoca della politica-spettacolo.Morale della favola: ancora nessuna garanzia che si riesca a costruire un soggetto veramente alternativo al sistema politico-mediatico che trova linfa vitale anche nel divide et impera sociale dovuto all'ideologizzazione della politica.

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