LABORATORIO ITALIA di Leonardo Mazzei
Ormai l’hanno capito tutti: nella narrazione sul Covid, così come nell’adozione delle misure che ne sono derivate, l’Italia è un Paese speciale. La vicenda della moderna Tessera del Fascio, denominata Green Pass, è lì a dimostrarlo.
La tabella qui sotto è inequivocabile. Pur essendo uno dei paesi con il più alto tasso di vaccinazione, l’Italia è nettamente prima nella speciale classifica delle leggi liberticide messe in campo. Segue, ma a grande distanza, la Francia macroniana. Gli altri sono tutti staccatissimi.
Tra le altre cose brilla la sequela di NO della Danimarca, laddove troviamo invece l’infinita serie di SI’ ad ogni obbligo possibile e immaginabile del nostro Paese. Se, shakespearianamente, un tempo il marcio risiedeva in Danimarca, oggi sembra essersi spostato a Roma, laboratorio prescelto di un imbroglio e di un esperimento sociale planetario a danno dei popoli.
Perché l’Italia ha assunto questo ruolo? Ecco un punto che bisogna cercare di comprendere bene. A mio avviso le ragioni sono tre, ovviamente collegate tra loro.
Se, come pensiamo, il progetto globale è quello della transizione ad un mondo ademocratico, popolato da regimi autoritari basati sul potere di una tecnocrazia ormai liberatasi dalle stesse regole della democrazia liberale, l’Italia è il paese perfetto per fare da apripista a questo disegno. E lo è tanto più dopo che il simbolo vivente di questa tecnocrazia globalista e ferocemente antipopolare, Mario Draghi, ha preso le redini del comando.
Se l’ex presidente della Bce è la prima e decisiva ragione della disgrazia che è toccata al nostro Paese, ciò è dovuto però ad altri due motivi: la straordinaria crisi della politica e delle istituzioni che si trascina oramai da un trentennio; la condizione di Paese eternamente ricattato via debito dentro i micidiali meccanismi della gabbia dell’euro.
Senza una politica ridotta al lumicino, e senza il perenne ricatto del debito, alimentato dalla cupola oligarchica che governa un’Unione Europea che è parte decisiva del progetto del Grande reset, la tecnocrazia non avrebbe potuto imporsi. Di sicuro non in questa misura.
Queste semplici considerazioni ci portano a due conclusioni.
La prima è che la lotta che conduciamo in Italia ha una straordinaria importanza. Se il nostro Paese è il laboratorio avanzato delle mostruosità non solo antipopolari, ma financo anti-umane messe in campo dal blocco dominante, il suo esito avrà conseguenze che andranno ben oltre i confini nazionali.
La seconda è che dobbiamo sempre nominare il nemico. Il dissenso deve dunque diventare opposizione. In primo luogo opposizione al nuovo regime ed al suo massimo rappresentante Mario Draghi.
L’attuale presidente del Consiglio non solo ricopre infatti una posizione centrale e difficilmente sostituibile, ma gode pure di un notevole consenso. Il consenso è però merce volatile assai, e potrebbe anche indebolirsi ben prima del previsto. Proprio per questo bisogna alzare sia il livello della mobilitazione che quello della consapevolezza politica.
La lotta sarà dura, ma non impossibile. L’autoritario “Laboratorio Italia” deve fallire. La libertà, il diritto al lavoro, la democrazia deve trionfare. E’ stato questo il senso della grande manifestazione del 25 settembre. Andiamo avanti!
Dopo la Danimarco è notizia di oggi che Norvegia e Croazia vanno più in là decidendo di abbandonare la campagna vaccinale perchè il virus è ormai endemico e va cpmbattuto in altri modi.
Ma come va la situazione a livello mondiale?
Global Research del 23 settembre riporta questa notizia:
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Mi pare evidente che in Italia Draghi è in tra sferta inviato dai suoi datori di “lavoro” ed è determinato a compiere la sua missione con l’aiuto volenteroso degli antic hi e nuovi partiti di “sinistra”. Anche il Giappone, dove si era avuta una recrudescenza di contaminati a causa delle Olimpiadi, il loro numero cala sensibilmente tanto che il governo sta riducendo le restrizioni.
Il discorso di Mazzei non fa una grinza.
Aldo zanchetta
Nel commento precedente è saltata la trascrizione che doveva essere inserita fra < e <. Prego aggiungere. I casi giornalieri di COVID in tutto il mondo sono in calo dal 19 agosto. Sono diminuiti del 24% tra il 19 agosto e il 15 settembre, ma sono diminuiti meno nei paesi più vaccinati e più nei paesi meno vaccinati. In Scozia la maggior parte dei ricoveri e dei decessi sono tra i vaccinati. Censura Big Tech del padre in lutto della vittima del vaccino.
In Germania (vaccinati al 66%), durante il periodo in tutto il mondo i casi sono diminuiti, i casi giornalieri sono aumentati del 56% e in Israele sono aumentati del 65%.
In India lo Stato dell'Uttar Pradesh, popolato da 240 milioni, ha praticamente spazzato via i casi di COVID (a circa 15-20 al giorno) ma ha un tasso di vaccinazione di solo il 5,8% – hanno fatto affidamento sull'uso diffuso di Ivermectin piuttosto che sulla vaccinazione!
La riduzione del Regno Unito del 16% durante il periodo è dovuta (come previsto da Freenations nell'ultimo post) alla riduzione delle vaccinazioni in atto con un calo del 57% tra il 25 agosto e il 14 settembre. Ma questo calo non può essere paragonato al calo molto grande dei casi nei paesi meno vaccinati di Sud Africa, Nigeria, Kenya e Bangladesh.
Le cifre di cui sopra suggeriscono che sono proprio i programmi di vaccinazione e la costrizione vaccinale che stanno impedendo un calo maggiore dei casi di COVID in tutto il mondo
Il discorso sul consenso lo hai già fatto ad inizio anno, con l’affare Renzi, non mi pare che abbia funzionato.
Allora vediamo un po’, il PD è draghiano e filooligarchico da sempre quindi non si crea questo problema. Tanto lo zoccolo duro in piddinia, terra di cooperative ed altri interessi da loro gestiti, lo voterà sempre. M5S e la Lega sono ormai sulla via della rottamazione, le prossime elezioni locali molto probabilmente lo confermeranno., vedremo in che misura.
A questo punto i parlamentari saranno tutti impegnati nella prospettiva di riprendersi la poltrona in un clima di competizione feroce per stare in posizione utile nei nuovi partiti contenitore che usciranno da quello scossone, per cui saranno ancora più servili verso i desiderata dei poteri forti.
Quindi, consenso o non consenso, il Drago possono pure mandarlo a Quirinale e suicidando i partito ormai morti e andando ad elezioni. Al più si ribellerà Fd’I di Giorgia Gianfranca Meloni, che avendo pochi parlamentari non ostacolerà l’elezione ma potrà giocare all’oppofinzione, cosa a Draghi e ai suoi padroni non dispiacerà di certo.
Fra un po’ partirà pure l’altra messinscena della sedicente crisi ambientale come prossimo terrorismo.
Per quale ragione il consenso dovrebbe turbare le loro operazioni? Non se ne sono preoccupati i Grecia quando Tsipras gettò la maschera e non se ne preoccuperanno manco qui, qualunque cosa accada.
Giovanni
Aggiugo: Cabras mi sembra più realistico. A parte il finale che è pura fantasia.
Giovanni
E leggo da commenti online che anche Fd’I sembra pro draghi al Quirinale. Non ho voglia di verificare, ma se fosse vero significherebbe che la situazione è così tesa che nessuno vuole rischiare neppure di svolgere il ruolo dell’oppofinzione.
Quanto può valere il consenso in un situazione simile, in cui ai parlamentari non sono consentiti neppure i conti della serva.
In un simile scenario “l’onesto affarista” andrebbe al colle con una maggioranza bulgara come nessun altro presidente prima lui nella storia della repubblica.
Giovanni
E’ triste dover constatare che nel “laboratorio Italia” guidato da Draghi (…un notissimo proletario rivoluzionario…) un ruolo di primo piano ce l’hanno anche i cosiddetti “comunisti”. Si vedano le posizioni di tanti groppuscoli di sinistra che parlano di “diritto del proletariato alla vaccinazione per il Covid” e di “ferma condanna del movimento antigreenpass in quanto movimento reazionario”.
Che dire di loro? Semplicemente che sono gli UTILI IDIOTI DEL CAPITALE!
Francesco F.
Manduria (Ta)