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SALARI IN EUROPA: L’ITALIA È IL PAESE MESSO PEGGIO

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[ 6 marzo ]

Il Sole24Ore.it di oggi ha pubblicato un grafico interattivo riguardante l’andamento dei salari dall’anno 2000 al 2013 prendendo in considerazione una serie di paesi, non solo dell’Unione eueopea. I dati sono quelli dell’Ocse.


Consigliamo i lettori di dare uno sguardo. 

Curioso il titolo che il sito della Confindustria da allo studio: “Come sono cambiati i salari negli anni della crisi”. 

Se non andiamo sbagliati la “grande crisi” sopraggiunge nel 2008-09, ovvero otto nove anni dopo l’entrata in scena della moneta unica. L’infografica de Il Sole mostra invece che i salari italiani, unico caso in Europa, non solo non sono cresciuti, ma sono scesi, per la precisione dello 0,44%. 
Clicca per ingrandire

Da questi dati abbiamo ricavato una tabella che compara quanto accaduto ai salari dei lavoratori italiani dal 2000 ad oggi con quelli degli altri paesi. 

Come si vede i salari sono cresciuti, e molto, nei paesi dell’Est europa, ma qui occorre considerare i livelli bassissimi di partenza considerati, cioè dopo la dissoluzione catastrofica dell’URSS, del Comecon e delle economia pianificate. 
Ma sono cresciuti in tutti gli altri paesi della Ue, anzitutto in quelli a sovranità monetaria.

Che vi sia una connessione diretta tra l’euro e la curva dei salari italiani emerge considerando i dati dei primissimi anni seguiti all’entrata in circolazione della moneta unica (1999). Fatto Zero l’anno 2000 abbiamo:

2001:    0,32%
2002:  – 0,94%
2003:  – 1,54%

Negli anni successivi (dal 2005 al 2010) abbiamo una lieve crescita, che si interrompe bruscamente nel 2012 (governo Monti). Vedi Tabella a destra. 
Istruttivo il confronto con l’andamento dei salari in Germania. Vedi Tabella di sinistra
I salari in Germania
I salari in Italia

Un pensiero su “SALARI IN EUROPA: L’ITALIA È IL PAESE MESSO PEGGIO”

  1. Luca Tonelli dice:

    bisognerebbe però sapere se nel computo sono considerati anche l marea di contratti precari che ormai sono usati sempre più in europa. quelli dagli stipendi difficilmente determinabili.e si dovrebbe metter l'inflazione nel computo.non credo che la classifica cambierebbe molto….forse la germania ci avvicinerebbe. però emergerebbe il drammatico calo dei salari reali.

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