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#STOPEMERGENZA

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ll Comitato organizzativo della MARCIA DELLA LIBERAZIONE sostiene l’invito del Patto Julian Assange a protestare contro la proroga dello Stato d’emergenza.

Invitiamo tutti i cittadini a condividere sui propri canali social il comunicato ed a pubblicare sabato 1 agosto sulla propria bacheca #stopemergenza.

NO ALLA PROROGA DELLO STATO D’EMERGENZA
SABATO 1 AGOSTO PROTESTA SUI SOCIAL NETWORK E IN RETE

Sebbene non ci siano evidenze cliniche né scientifiche a supporto, si continua con la proroga dello stato di emergenza fino al 15 ottobre, con poca chiarezza sui protocolli da adottare.

Il terrorismo sanitario continua a essere utilizzato come uno strumento ordinario di governo. Palazzo Chigi ha deciso di prorogare una condizione di privazione e limitazione dei diritti con la scusa della “circolazione del virus”: un evidente pretesto per continuare a mantenere poteri eccezionali, per sovvertire l’ordine costituzionale e impedire manifestazioni e proteste di piazza già previste per il prossimo autunno.

Gli aderenti al Patto Julian Assange sono contrari ad accettare che la tutela della salute sia utilizzata come un alibi per imporre limitazioni dei diritti sociali e civili, sottoponendo i cittadini a restrizioni sempre più invasive della libertà e della privacy e ad accettare misure indegne di un Paese che si dice democratico.

Per questo invitiamo chiunque condivida questa denuncia a prendere parte attiva, sabato 1 agosto, a una giornata di protesta digitale per dire no alla proroga dello Stato d’emergenza.

Il Comitato Organizzativo della Marcia della Liberazione

Fonte: marciadellaliberazione.it

Un pensiero su “#STOPEMERGENZA”

  1. Francesco dice:

    Personalmente, come più volte ribadito in alcuni commenti, non condivido affatto la posizione assunta da questo blog sulla critica alle disposizioni anti-Covid del governo ed alla proroga dello stato di emergenza. Non mi sento di allinearmi a quanto sostenuto in questi giorni dai vari Salvini, Meloni, Fusaro, Sgarbi, Bocelli, in modo sconclusionato e contraddittorio, nelle sedi istituzionali per poi scusarsi, come Bocelli, il giorno dopo. Non credo che la democrazia sia in pericolo per questo, non credo che la Costituzione sia stata calpestata, non credo di vivere in un regime dittatoriale ma ritengo che quanto fatto dal governo per contrastare l’epidemia sia stato sostanzialmente corretto. Per altri motivi si dovrebbe protestare e su questo si dovrebbe convenire per incalzare il governo alle sue responsabilità. Non mi associo il 1 agosto alla protesta in rete e ritengo che la posizione assunta sia un boomerang per l’intero movimento sovranista di sinistra.
    Saluti

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