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VERSO LA MARCIA DELLA LIBERAZIONE 10 ottobre 2020

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MARCIA DELLA LIBERAZIONE

LAVORO, REDDITO, SOVRANITA’, DEMOCRAZIA

Vogliamo la fine del neoliberismo e uscire dalla gabbia dell’Unione europea

Vogliamo più Stato e meno mercato e vogliamo che venga, finalmente, applicata la Costituzione del 1948

Per questo marceremo insieme, per chiedere al governo di invertire la rotta, prima che sia troppo tardi

Il 10 ottobre i mille rivoli sparsi si uniranno, per diventare un fiume in piena inarrestabile.

13 pensieri su “VERSO LA MARCIA DELLA LIBERAZIONE 10 ottobre 2020”

  1. Andrea dice:

    Anche noi del Partito Comunista saremo a Roma per una manifestazione nazionale che lancia la mobilitazione per un referendum che metta al centro della discussione nel paese l’uscita dall’unione europea e dall’euro. Avanti compagni!

    1. Anonimo dice:

      Ancora con ‘sto referendum da mettere al centro della discussione, ma non se ne è parlato abbastanza in questi anni? Di questo, passo, fra referendum e discussione, non si esce mai.

      1. Andrea dice:

        Quindi cosa proponi? Di rimanere in silenzio e non tentare di far crescere un movimento per l’uscita dell’Italia dall’unione europea?

    2. Christian Panti dice:

      Ma come? Ce li avete messi proprio voi, e a Ottobre manifestate contro? Fate pace con il cervello piuttosto….

      1. Andrea dice:

        Scusa ma non capisco con chi ce l’hai. Parli di noi comunisti, per caso? In questo caso credo che tu abbia preso un abbaglio. Il Partito Comunista nasce una decina di anni fa con le parole d’ordine “fuori l’Italia da unione europea, euro e nato”. Forse ci confondi con rifondazione e la sinistra radicale. In questo caso fai pace tu con il cervello piuttosto…

        1. Anna dice:

          Basta con i comunisti i fascisti e tutte le stronzate del vecchio millennio….
          Ora dobbiamo decidere con chi stare se col popolo migliorando la vita dei cittadini oppure schierarsi con le élite che dominano la finanza le multinaz. e vogliono distruggere i popoli. CHIARO?
          ADESSO DOBBIAMO ESSERE SOLO CITTADINI CHE VOGLIONO I PROPRI DIRITTI UMANI. E VIVERE IN PACE NEL RISPETTO DELLA NATURA E DEL PROSSIMO.

    3. Carmela Muscolini dice:

      Ancora partiti? Statene fuori !La politica è finita con Pertini, Berlinguer, Moro… il resto tutte persone che proclamandosi politici ( di destra o sinistra ) avidamente hanno distrutto l’economia italiana pensando solamente ai loro interessi personali…
      Io ci sarò!!!

  2. Cecilia Bergamas dice:

    Ma ancora non avete capito che vi stanno prendendo in giro? In base all’art 75 della Costituzione non è ammissibile un referendum che riguarda i trattati internazionali… Il Popolo non ci può mettere il naso 🤷‍♀️ e così vi tengono al guinzaglio facendo credere che sia possibile e intanto che voi aspettate i tempi tecnici per la realizzazione di questo sogno, loro ci combinano altri guai…. SVEGLIA!! 🤷‍♀️

    1. Andrea dice:

      Guarda che il referendum (consultivo ma capace di spostare gli equilibri interni all’opinione pubblica del paese) è possibilissimo e infatti si è già fatto nel 1989 proprio sull’unione europea. Certo è necessaria prima una legge ordinaria che lo permetta, ma l’opzione stessa di un referendum che metta per la prima volta in campo l’opzione di una uscita dall’unione sarebbe un vero terremoto politico sia per l’Italia che per l’Europa. Altrimenti dovresti dire quale proposta alternativa possa avvicinarci a liberare il paese dalla gabbia dell’unione europea. Del resto è questo il nostro obiettivo principale, per ora

  3. Antonella Puri dice:

    IO CI SARÒ

  4. Donatella dice:

    Il 10 ottobre scriviamo la Storia

  5. MARILENA dice:

    Anche io ci sarò !!!! Grazie Mauro e a tutto lo Staff 🙂

  6. Paola Ricca r dice:

    Mah…..uscire dall’Europa in quest’epoca….Non mi pare una buona idea. Poi, per quanto riguarda la lotta al neoliberismo, da Genova in poi, e anche prima, sono sorti tanti di quei movimenti e realtà locali piccole e grandi, che sarebbe bene si unissero, invece di continuare a creare nuovi soggetti. Quello che manca è un soggetto politico che si faccia davvero promotore di queste esigenze, e possibilmente non nasca solo a fini elettorali, per ottenere un risicato due o tre per cento. E che ne è della questione ambientale, che da sola riassume tutte le altre, e non è certo adeguatamente rappresentata nel nostro paese?

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